Autore dell’opera: Franco Fortini (1917-1994)
Titolo dell’opera: Foglio di via e altri versi Ambito cronologico: XX
Ambito linguistico: Italiano
Tipo trasmissione dell’opera: A stampa
Tipologia di testimone/i su cui si basa l’edizione: materiali a stampa, manoscritti e dattiloscritti
Titolo edizione: Foglio di via e altri versi
Curatore edizione: Bernardo De Luca
Tipo edizione: Edizione critica e commentata
Sede di pubblicazione: Macerata, Quodlibet
Anno di pubblicazione: 2018
Lingua di pubblicazione: Italiano
Dati bibliografici completi: Franco Fortini, Foglio di via e altri versi, edizione critica e commentata a cura di Bernardo De Luca, Macerata, Quodlibet (Fonti e commenti), 2018.
Autore recensione/scheda: Viola Bianchi
Tipologia di contributo: scheda
Dati bibliografici della recensione/scheda: OEC
1.
Al fine di agevolare la consultazione dell’edizione critica, si riportano anche le sigle utilizzate dal curatore. La storia editoriale è ricostruita discorsivamente nel paragrafo 1 della Nota al testo (cfr. pp. 47-50).
• prima edizione dell’opera:
FV46: Franco Fortini, Foglio di via e altri versi, [Torino], Einaudi, [1946].
• successive edizioni vivente l’autore
PE59: Franco Fortini, Poesia ed errore 1937-1957, Milano, Feltrinelli, [1959]. Questa edizione raccoglie la quasi totalità dei versi di FV46 e «dispone i testi non più secondo le sezioni e l’ordinamento della prima edizione, ma semplicemente in ordine cronologico, con macro-partizioni scandite per forbici temporali. Questa impostazione fu concordata con il direttore editoriale della Feltrinelli, Giorgio Bassani, che puntava alla costruzione di un diario autobiografico in versi» (p. 48). Il curatore segnala inoltre che: «Nel 1969, Fortini ripubblica per Mondadori Poesia e errore (dunque sopprimendo nel titolo la d eufonica della congiunzione): la riedizione sancisce la definitiva separazione tra prima e seconda opera poetica; quest’ultima, ora, ha una nuova veste: non più l’ordine cronologico dei testi che mima un diario autobiografico, ma una struttura articolata in sezioni per lo più tematiche» (p. 49), FV67: Franco Fortini, Foglio di via e altri versi. Nuova edizione riveduta con una nota dell’autore, [Torino], Einaudi, [1967]. «Fortini ripubblica Foglio di via nella collana bianca Einaudi, aggiungendo un’importante prefazione […]. In questa nuova edizione l’autore interviene innanzitutto ristabilendo la struttura e ordinamento originari […], ma soprattutto sopprimendo e aggiungendo alcuni testi» (p. 48).
UVS78: Franco Fortini, Una volta per sempre (Foglio di via – Poesia e errore – Una volta per sempre
– Questo muro). Poesie 1938-1973, [Torino], Einaudi, [1978]. L’edizione «accoglie i primi quattro libri poetici nella loro interezza e […] rappresenta per Foglio di via, dal punto di vista dell’assetto generale, l’ultima volontà d’autore (tuttavia, non dissimile dalle “penultime volontà” di FV67)» (p. 49).
Il curatore indica inoltre le seguenti raccolte antologiche:
PSC: Franco Fortini, Poesie scelte (1938-1974), Milano, Mondadori, 1974, «che contiene 17 testi tratti da FV67» (ivi);
VPD: Franco Fortini, Versi primi e distanti 1937-1957, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1987,
«che raccoglie, tra gli altri, anche i testi di FV46 eliminati dalla seconda edizione (FV67)» (pp. 49- 50)
VSC: Franco Fortini, Versi scelti, [Torino], Einaudi, [1990], «che accoglie una selezione di testi di
Foglio di via allestita sul modello di quella del ’74» (p. 49).
Sempre nella Nota al testo, il paragrafo 3 (Testimoni) fornisce inoltre, in maniera più schematica, l’indicazione e la descrizione dei testimoni a stampa utilizzati per l’allestimento dell’edizione, distinguendo tra edizioni (pp. 54-56), antologie d’autore (pp. 56-58) e poesie pubblicate in rivista e volume (pp. 58-59): tale sezione può risultare utile anche per ripercorrere gli snodi della storia editoriale della raccolta e dei singoli testi che la compongono.
• edizioni postume:
Il curatore segnala la recente edizione completa di tutti i libri di poesia di Fortini, compreso il volume di traduzioni (Franco Fortini, Tutte le poesie, a cura di Luca Lenzini, Milano, Mondadori, Oscar, 2014).
• edizione corrente e testo su cui si basa:
Il testo può essere letto nella sopracitata edizione Mondadori (Oscar) curata da Luca Lenzini: «Rispettando questo volume l’ultima volontà dell’autore, […] Foglio di via è leggibile […] nella sua veste ultima, così come liquidata dall’autore in UVS78» (p. 50).
2.
• precedente edizione critica del testo*: NO
• precedente edizione scientifica di riferimento*: prima della presente edizione critica si poteva fare riferimento all’Oscar Mondadori curato da Luca Lenzini.
3.
• testo dell’edizione critica e ragioni della scelta ecdotica*
L’edizione critica sceglie come testo-base quello della princeps (FV46). Le ragioni della scelta ecdotica vengono esaustivamente chiarite nel paragrafo 2 della Nota al testo (Criteri di edizione, pp. 50-52). In primo luogo, il curatore precisa che «Foglio di via è leggibile facilmente nella sua veste ultima», fornita dall’edizione Oscar Mondadori e che «il recupero [della lezione della princeps] mette a disposizione un libro non facilmente ricostruibile, data anche l’assenza di un’edizione critica delle opere poetiche fortiniane» (p. 50). Un’altra ragione addotta riguarda la rilettura fortiniana dell’esordio poetico nel passaggio da FV46 a FV67: «non è improbabile che le scelte compiute nella riedizione del libretto d’esordio siano in parte da ricondurre alla posizione politico-ideologica del Fortini degli anni Sessanta» (p. 51). Da un punto di vista più strettamente poetico, inoltre, il curatore segnala che «la sezione che nel 1967 subisce la scure dei ripensamenti, cioè Elegie, è in realtà quella in cui sono più evidenti le influenze che hanno pesantemente agito sulla formazione del giovane poeta» (ivi). Solo la fisionomia originale della raccolta permette infatti di apprezzare «una stagione […] importante della biografia di Fortini: cioè, gli anni di turbamento interiore nei quali si condensarono la sua formazione letteraria e quella religiosa» (p. 52). L’ultima motivazione è legata alla particolare collocazione di FV46 nel panorama poetico del secondo Novecento: «Foglio di via è sostanzialmente l’opera uscita nel ’46, che tentava un difficile compromesso tra l’urgenza di trattare argomenti collettivi (in linea con una generale tendenza neorealista) e l’eredità lirico-simbolista della tradizione poetica italiana (eredità visibile nella sezione elegiaca)» (ivi).
4.
• criteri di edizione*
Il curatore segue come testo-base FV46, con apparato critico delle varianti posto in calce ai singoli componimenti. L’apparato è suddiviso in due o tre fasce: «la prima fascia registra le edizioni d’autore, con i relativi rimandi di pagina, il titolo (se diverso dalla princeps) e le date esplicitamente indicate. Per quanto riguarda queste ultime, alcune datazioni di FV46 differiscono leggermente da quelle poste in calce alle liriche in PE59. In sede di commento, si è dato maggior credito alla datazione fornita nell’indice di FV46 […]. La seconda fascia raccoglie le varianti di lezioni sostanziali o di forma, ordinate secondo il loro processo evolutivo: dalla lezione di base di FV46 all’ultima volontà d’autore. La terza fascia, invece, raccoglie le [eventuali] varianti di lezioni sostanziali o di forma tra FV46 e le pubblicazioni precedenti all’uscita in volume del 1946, ordinate secondo il processo genetico» (pp. 52-53). I criteri grafici adottati per l’allestimento dell’apparato sono descritti a p. 53.
5.
• presenza di approfondimenti filologici forniti, ad esempio, nella nota al testo (o in altri scritti come introduzione o prefazione)
Oltre alla ricostruzione della storia editoriale della raccolta, la Nota al testo fornisce l’elenco dei testimoni impiegati per l’allestimento del volume (3. Testimoni, pp. 54-60), descritti e ripartiti nelle sezioni seguenti: Edizioni, Antologie d’autore, Poesie pubblicate in rivista o in volume e Manoscritti e dattiloscritti. Alle pp. 61-65 è inoltre presente una Tavola di concordanza.
6.
• fonti archivistiche consultate dal curatore*
Si rimanda alla sezione Manoscritti e dattiloscritti (pp. 59-60) del paragrafo 3 (Testimoni) della Nota al testo:
MS IC è un manoscritto conservato presso la Zentralbibliothek Zürich (Nchlass R. J. Humm 78.14): «si tratta del testo della poesia Italia 1942 (ma qui intitolata All’Italia), inclusa sin dalla prima edizione in Foglio di via. La trascrizione fu inviata a Jackob Humm, intellettuale che Fortini conobbe a Zurigo» (p. 59) FDD è un dattiloscritto conservato presso la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori di Milano: «La raccolta, rimasta inedita, è conservata ora in riproduzione anche presso l’Archivio e Centro Studi Franco Fortini dell’Università di Siena ed è stata ripubblicata in Riccardo Bonavita, La scuola della gioia: le “occasioni” leopardiane di Fortini, IV-V, 2001-2002, pp. 309-41» (p. 60).
7.
• tipo di apparato/i*: evolutivo e genetico
• posizione dell’apparato*: a piè di pagina
8.
• presenza di note / commento al testo*: Sì
• tipo di note / commento*: lCiascun componimento è preceduto da un cappello introduttivo – che offre sintetiche informazioni di natura formale ed interpretativa – e da una nota metrica, ed è seguito da un commento puntuale, in rapporto a singoli luoghi del testo, sottoforma di brevi note.
9.
• presenza di altri scritti e loro descrizione/utilità/specificità*
L’edizione critica è preceduta da una lunga Introduzione (pp. 7-43), volta ad inquadrare Foglio di via all’interno della produzione fortiniana e nel complesso panorama poetico del secondo Novecento, con particolare attenzione rivolta agli aspetti macrotestuali, tematici e formali. Sono inoltre presenti tre appendici: la prima riporta la Prefazione del 1967 (pp. 313-318), mentre nella seconda (Testi inseriti a partire da FV67, pp. 319-356) sono proposti «i sette testi inclusi in FV67» (p. 321), ossia Militari, A un’operaia milanese, Basilea 1945, il secondo dei Manifesti (IN VIA NICOLA PICCINNI), E guarderemo, E tu pregali e La gioia avvenire. I testi «vengono riproposti secondo l’ultima volontà d’autore, al fine di fornire una testimonianza documentale della fisionomia che Foglio di via acquisisce a partire dal 1967, fisionomia ricostruibile attraverso la Tavola di concordanza […] e gli apparati critici. Inoltre, ogni poesia è corredata da un cappello introduttivo, da una nota metrica e da note puntuali per l’esegesi dei singoli versi» (p. 322). La terza appendice (Chants du mort (folklore roumain), pp. 357-364) ripropone «i testi in traduzione francese che servirono da testi-base per le traduzioni dello stesso Fortini dei Consigli al morto […], che erano appunto versioni letterari da antichi canti del folklore rumeno» (p. 359). Le abbreviazioni bibliografiche sono sciolte alle pp. 69-82, ed è presente un indice dei nomi alle pp. 365-367.
10.
• ulteriori eventuali considerazioni:
Questa edizione rielabora la tesi di dottorato in Filologia Moderna del suo curatore Bernardo De Luca, discussa presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.