Grazia Deledda, [Cosima], edizione critica a cura di Dino Manca, Sassari, EDES, 2016

Autore dell’opera: Grazia Deledda

Titolo dell’opera: [Cosima]

Ambito cronologico: Età contemporanea / XX secolo

Ambito linguistico: Italiano

Tipo trasmissione dell’opera: a stampa con edizioni non d’autore

Tipologia di testimone/i su cui si basa l’edizione: Manoscritto inedito autografo (con correzioni non autografe) e testimoni a stampa.

Titolo edizione: [Cosima]

Curatore edizione: Dino Manca

Tipo edizione*: edizione critica

Sede di pubblicazione: Sassari, EDES

Anno di pubblicazione: 2016

Lingua di pubblicazione: italiano

Dati bibliografici completi: Grazia Deledda, [Cosima], edizione critica a cura di Dino Manca, Sassari, EDES, 2016.

Autore recensione/scheda: Viola Bianchi

Tipologia di contributo: scheda

Dati bibliografici della recensione/scheda: OEC

1.

•  prima edizione dell’opera*: postuma

La «Nuova Antologia» iniziò una pubblicazione a puntate del testo tra il settembre e l’ottobre del 1836: «Il testo fu fatto oggetto, in tempi diversi, di un non trascurabile lavoro di editing dello stesso Baldini e di un importante intervento revisorio del figlio della scrittrice» (p. xxvii). Otto mesi dopo, l’opera uscì in volume per Treves, «ulteriormente e significativamente riveduta e corretta, oltre che dal suo primo curatore annotata» (ivi).

Grazia Deledda, Cosima, quasi Grazia [Cosima dal terzo al quinto capitolo e dal sesto all’ottavo], in «Nuova Antologia», a. XIV, s. VIII, 16 settembre – 16 ottobre 1936 e Cosima, Milano, Treves, 1937 [prima edizione in maggio, seconda edizione nell’agosto dello stesso anno, non difforme dalla prima se non per l’aggiunta di pagine con note].

•  altre edizioni postume:

Grazia Deledda, Cosima, Milano, Mondadori (Il Ponte), 1947 [con otto illustrazioni di Aligi Sassu]; Cosima, in Romanzi e novelle, a cura di Emilio Cecchi, Milano, Mondadori (Omnibus), 1941-1969, 5 voll., vol. III, pp. 923-1044; Cosima, in Opere scelte, a cura di Eurialo De Michelis, Milano, Mondadori (Classici contemporanei italiani), 1964, 2 voll., vol. II, pp. 855-984; Cosima, in Romanzi e novelle, a cura di Natalino Sapegno, Milano, Mondadori (I meridiani), 1971, pp. 691-820. Cosima, a cura di Vittorio Spinazzola, Milano, Mondadori (Oscar), 1975; Cosima, a cura di Giovanna Cerina, Nuoro, Ilisso, 2005.

edizione corrente e testo su cui si basa:

Prima della presente edizione critica il romanzo poteva essere letto in una delle edizioni prima citate (vedi supra). La Treves del 1937 sancì il testo-base impiegato anche per l’allestimento delle successive edizioni Mondadori nelle collane Il Ponte e Omnibus. Solamente con l’edizione del 1964, curata da Eurialo De Michelis per la collana dei Classici contemporanei italiani, «il testo stabilito conobbe una nuova revisione in senso restitutivo. Il curatore ritornò infatti alla lezione dell’autografo, emendando le numerose innovazioni apportate dai revisori postumi in rivista e soprattutto in volume» (p. xxix). A questo testo fecero riferimento tutte le successive edizioni mondadoriane. Dino Manca segnala infine l’edizione Ilisso come un arretramento, in quanto essa «fornisce una redazione che, viste le premesse metodologiche annunciate, sorprendentemente promuove a testo (peraltro con qualche inspiegabile eccezione) sia il risultato del processo correttorio autoriale, sia l’esito di quello eseguito da evidente mano aliena […], attribuendo di fatto autorità equipollente ad entrambi gli interventi emendatori e destinando a un’unica sezione di note (collocata in cauda ancorché segnalata a piè) solo alcune delle lezioni dall’editore accolte e rifiutate, senza un vero apparato genetico pensato per rappresentare le varianti d’autore nei loro passaggi evolutivi» (p. xxx).

2.

• precedente edizione critica del testo*:  NO

precedente edizione scientifica di riferimento*:  Grazia Deledda, Cosima, in Opere scelte, a cura di Eurialo De Michelis, Milano, Mondadori (Classici contemporanei italiani), 1964, 2 voll., vol. II, pp. 855-984 e Cosima, a cura di Giovanna Cerina, Nuoro, Ilisso, 2005.

3.

• testo dell’edizione critica e ragioni della scelta ecdotica*

Dino Manca sottolinea la necessità di fornire, per la prima volta, un’edizione critica di questo testo che espliciti il percorso ecdotico seguito dal curatore. Nella Nota al testo (pp. lxxxiii-xcvi), il curatore segnala che: «La presente edizione è il risultato di un lavoro di ricerca, raccolta, descrizione e comparazione delle fonti (manoscritte e a stampa), di ricostituzione del testo nella sua forma originaria (o comunque il più possibilmente vicina alla volontà autoriale), grazie alla scelta delle varianti d’autore, all’individuazione ed eliminazione delle interpolazioni e delle innovazioni trasmesse dalla tradizione postuma, all’interpretazione e alla ricostruzione congetturale, quando possibile, delle lezioni lacunose» (p. lxxxiii).

4.

criteri di edizione*

Nella Nota al testo,Dino Manca dedica ampio spazio alla spiegazione dei criteri di edizione. Il curatore ha cercato di trasmettere nel modo più accurato possibile «le peculiarità del manoscritto, la volontà e le scelte linguistiche della scrittrice» (p. xc).

Si sono conservate, in particolare:

  • le oscillazioni e le alternanze grafiche tra le diverse formazioni di plurali, tra le forme maiuscole e minuscole, tra gli allotropi, tra scempia e geminata.
  • le trascrizioni delle forme scempie e delle forme raddoppiate, dei nomi propri.
  • le caratteristiche e le peculiarità della lingua letteraria (ad esempio forme apocopate, dittongate e/o trittongate, monottongate, grafie disgiunte e univerbate, latinismi, arcaismi, termini dotti, sardismi ecc).
  •  nell’uso dell’apostrofo negli articoli indeterminativi maschili e femminili davanti a vocale sono state conservate le forme irregolari accanto a quelle regolari.

Dino Manca segnala inoltre di aver rispettato i capoversi, i paragrafi e le pause del manoscritto e di aver ristabilito il testo originario in presenza di correzioni sostanziali di mano non autografa e sono stati emendati i refusi palesi della scrittrice. Quando possibile, il curatore è inoltre intervenuto a colmare delle parti lacunose in maniera congetturale. Tutte le azioni del curatore, comprese quelle di uniformazione grafica e paragrafematica, sono scrupolosamente motivate ed esplicitate nella Nota al testo.

5.

presenza di approfondimenti filologici forniti, ad esempio, nella nota al testo (o in altri scritti come introduzione o prefazione)

L’Introduzione (pp. ix-lxxxi) presenta un’accurata descrizione del manoscritto che trasmette l’opera, con trascrizione semi-diplomatica di alcune carte significative ai fini dell’esemplificazione e una perizia paleografica e grafologica per l’identificazione delle grafie che vi compaiono, corredata di apparato iconografico (cfr. pp. xxi e sgg.). In vari luoghi dell’Introduzione e della Nota al testo si dà inoltre conto dei fenomeni correttori ricorrenti. Nella Nota al testo sono infine presentate le sigle utilizzate dal curatore per l’allestimento dell’apparato e dell’edizione.

6.

• fonti archivistiche consultate dal curatore:

Il romanzo è trasmesso da un manoscritto in larga parte autografo, conservato presso l’Archivio fondi storici (Fondo Deledda – Donazione Madesani) della Biblioteca dell’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico) di Nuoro.

7.

tipo di apparato/i*: positivo e genetico

• posizione dell’apparato*: a piè di pagina

8.

presenza di note / commento al testo:

• tipo di note / commento: Le note esplicative accolgono sia il commento che le interpolazioni e gli interventi postumi dei curatori.

• posizione delle note / commento: a fondo volume

9.

presenza di altri scritti e loro descrizione/utilità/specificità*

L’Introduzione ripercorre alcuni tratti biografici e legati alla produzione di Grazia Deledda, con particolare attenzione rivolta alla trasmissione e alla storia editoriale del romanzo Cosima. I riferimenti bibliografici sono sciolti alle pp. 121-126 ed è presente un indice onomastico e toponomastico alle pp. 127-130.

10.

ulteriori eventuali considerazioni

Il volume è corredato di un’appendice di immagini del manoscritto deleddiano (cfr. pp. 131 sgg.). L’edizione figura all’interno della collana Filologia della letteratura degli italiani, che propone un significativo corpus di edizioni critiche di testi della tradizione sarda e italiana.